Decreto Fisco, nuovi ritocchi al concordato biennale

Modifiche alle regole da seguire per coloro che adottano anche il ravvedimento speciale

Decreto Fisco, nuovi ritocchi al concordato biennale

Un recentissimo decreto legge, approvato da Palazzo Chigi lo scorso 15 ottobre, interviene per apportare alcuni correttivi alle regole che disciplinano il ravvedimento speciale in caso di adesione al concordato preventivo biennale.

Nello specifico, viene modificata l’imposta sostitutiva, per le annualità ancora accertabili, dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale. I soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che aderiscono nel termine del 31 ottobre 2024, possono adottare un regime di ravvedimento, versando l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive. Il decreto adegua la normativa in materia di ravvedimento per i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale e che per le annualità 2020 e 2021 abbiano dichiarato la presenza di una causa di esclusione dalla applicazione degli ISA in relazione alla diffusione della pandemia da COVID-19.

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