Documenti prodotti tardivamente in appello: la Cassazione dà ragione al Fisco
Le prove già depositate nel primo grado, anche se in modo irrituale, sono valide in appello: la Suprema Corte ribalta la decisione dei giudici veneti.

Con la sentenza n. 10211 del 14 aprile 2025, la Corte di Cassazione ha stabilito che, nel processo tributario, la produzione tardiva di documenti in appello è sanata se tali documenti erano già stati depositati, anche in modo irrituale, nel giudizio di primo grado. Questo perché i fascicoli delle parti restano inseriti nel fascicolo d’ufficio fino al passaggio in giudicato della sentenza. La vicenda nasce da un ricorso contro una comunicazione preventiva di ipoteca da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, inizialmente accolto in appello per la tardiva produzione dei documenti da parte del Fisco. La Cassazione ha però cassato la sentenza d’appello, accogliendo il ricorso dell’Agenzia e rinviando alla Corte tributaria del Veneto per un nuovo giudizio nel merito.